mercoledì 17 gennaio 2024

 

VILLA RUDIO A SALA, 

Non lontano dal centro storico di Belluno sorge 
villa Rudio, atta costruire dal conte Pietro Rudio 
tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800 mescolando 
lo e quelle delle case rurali locali- il portico sormontato da un loggiato.
La villa presenta anche un ampio giardino con una piccola chiesetta 
a pianta circolare, coeva alla villa, che imita il Pantheon di Roma.
Questa villa è il luogo in cui ha passato l’infanzia uno dei personaggi
più incredibili della storia dell’800 veneto: il conte Carlo Rudio.
Nato il 26 agosto 1832, Rudio fu affascinato dagli ideali del 
Risorgimento fin dall’infanzia. Partecipò ai moti del ’48 a Venezia,
ai quali seguì la fuga a Roma e poi l’esilio in Francia, dove continuò 
la sua attività patriottica; nel 1858 prese parte al fallito tentativo di 
assassinare l’imperatore Napoleone III, che gli costò la condanna
al carcere a vita.
Rinchiuso nelle prigioni della Cajenna, la colonia penale francese
in Sudamerica, sopravvisse miracolosamente ad una terribile 
epidemia di febbre gialla e riuscì ad evadere nel 1859. Raggiunse
Londra e poi, nel 1864, su consiglio di Mazzini, New York dove si
arruolò come soldato semplice nell’esercito degli Stati Uniti d’America
 per poi ottenere la nomina a sottotenente durante la guerra civile.
Terminata la guerra, nel 1869 venne assegnato al 7th Cavalry 
Regiment degli USA, alle dipendenze del tenente colonnello 
George Armstrong Custer. I due non si sopportavano e questo
 fece sì che, durante la famosa battaglia di Little Bighorn 
(25 giugno 1876) che vide la disfatta dell’esercito statunitense 
contro i nativi comandati da Toro Seduto e Cavallo Pazzo,
 il generale Custer lo assegnasse ad un altro reparto salvandogli
 così la vita: Carlo Rudio fu uno dei pochissimi superstiti della battaglia.
Morì serenamente nella sua villa di Pasadeena in California il primo
novembre 1910, assistito dalle tre figlie Italia, Roma e America.
 

 

 

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