giovedì 2 agosto 2012

La nostra storia

La nostra storia Dove termini la leggenda ed inizi la realtà non è dato sapere, ma se vogliamo credere alla costante tradizione popolare, la fondazione della chiesa di San Pietro in Campo è così vecchia che va a perdersi nell'oscurità dei tempi, quando le comunità di Sagrogna, Levego e Lastreghe appartenevano a detta Chiesa prima dell'orribile catastrofe che deve essere nata nel rivolgimento del Piave, avvenuta attorno all'anno 797 d.C. per la caduta del monte Socchero. La parrocchia porta il titolo di San Pietro perché agli arbori la sede era proprio nel villaggio di San Pietro in Campo dove si trovava anche la canonica. Pensando al vecchio percorso del Piave che passava per l'Alpago si comprende la ragione per cui la chiesa parrocchiale fu fabbricata vicino alle due frazioni di Sagrogna e Levego. Dal punto di vista civile Sargnano ( già nel 1372 aveva la "Regola") faceva parte della circoscrizione territoriale dell'Oltrardo. Ad essa appartenevano i villaggi di Sargnano, San Pietro in Campo, Fiammoi, Veneggia, Safforze, Pedeserva e Sala. Non erano villaggi molto numerosi. Nel 1595 Safforze contava 59 anime, Fiammoi 69, Sargnano 32, Sala 24, Pedeserva 37. I cognomi più ricorrenti sono De Martin, Da Daniel, Da Rova, Fontana, Lotto, Sala, Salto, Sovilla, Giacomel, Broch, Dal Cont, De Dorigo. Gli abitanti dell'oltrardo traevano principale sostentamento dal lavoro agricolo condotto in proprio per una limitata misura e per la gran parte invece alle dipendenze delle nobili famiglie Barpi, Fulcis, Novello, Persici-ni, Sergnano, che nei sudetti villaggi possedevano estese proprietà fondiarie con annesse ville e case domenicali. Il cuore della vita sociale e religiosa della comunità, per tanti secoli venne costituito dalla chiesa principale di San Pietro in Campo, l'unica in cui si celebravano i matrimoni e dove il popolo accorreva festante nelle solennità e per partecipare alle funzioni sacre. Le chiese frazionali, tutte di antica fondazione, rivestivano una grande importanza non solo per motivi di ordine campanilistico, ma soprattutto per il fatto che ognuna di esse possedeva il proprio cimitero nel quale venivano sepolti i defunti di queste piccole comunità. Quelle di San Daniele a Pedeserva e di Santa Lucia a Safforze erano inoltre una venerata meta di pellegrinaggi per impetrare i "celesti favori". L'antica chiesa di San Pietro in campo, nel corso dei secoli, però, rimase progressivamente decentrata non solo rispetto al paese di Sargnano, che era divenuto un centro molto popolato, ma anche alla via più praticata, congiungente Fiammoi e Safforze. Pertanto attorno ai primi anni dell'Ottocento, la sede della cappellania fu spostata a Sargnano nella chiesa di Santa Maria, che venne così elevata a sede principale. Ma l'antico tempio sargnanese dedicato alla Vergine non era di grandi dimensioni sicché, per poter accogliere maggior fedeli, venne ingrandita la preesistente loggia addossata alla facciata maggiore. Inizialmente i confini della parrocchia includevano anche la frazioni di Sala e Andreane, che successivamente vennero staccate. Il 25 marzo 1834 Sargnano fu formalmente eretta a parrocchia, (continua sul prossimo numero) Note tratte dall'archivio parrocchiale e dal libro "Storia e arte nelle chiese della parrocchia di Sargnano'